venerdì 6 giugno 2008

I tanti perchè delle barche moderne (da Bolina n.254 - giugno 2008)

Cito liberamente un articolo che mi ha favorevolmente colpito, dalla rubrica "L'Architetto risponde", a cura dell'arch. Rodolfo Foschi (io ho frequentato il corso patente con il figlio e andammo a dare l'esame di partica lo stesso giorno).

All'architetto vengono poste diverse domande da parte di un lettore:

Perchè per andare in crociera si devono usare barche con la poppa aperta?
Perchè si deve avere la prua dritta che fa le barche brutte e tozze e pericolose con mare agitato perchè agevola la straorzata?
Perchè le barche devono essere piatte e con l'opera morta altissima?
Perchè il pozzetto deve essere largo 4 metri e in bolina sembra di essere al circo?
Perchè i timoni sono senza skeg?
Perchè si fanno barche con la cabina doccia e non si fanno più armadi per le cerate?


E l'arch. R. Foschi semplicemente e con molta ironia risponde:

La poppa aperta serve per mettersi le pinne, risalire comodamente e fare la doccia acciocchè i capelli non rimangano ruvidi di sale.
Carena piatta e bordo libero importante sono fondamentali per le cabine matrimoniali.
Il pozzetto di 4 metri serve per esibire la propria disponibilità economica. Dovremo pure far schiattare d'invidia i vicini?
Il timone è senza skeg perchè non si vede, e come tutti sanno, ciò che non appare rappresenta uno spreco di risorse. Quei quattrini sono proficuamente investiti in sofisticati congegni elettronici con cui stupire gli ospiti. Anche il bulbo è fuori vista, meno ci si spende, più soldi rimangono per le cose importanti.
Le sartie effettivamente si vedono, ma è meglio mettercene poche per non confondere il guidatore con roba superflua.
Il governo a ruota su barche di 8 metri ha lo scopo di non far sentire nostalgia dell'automobile (a proposito: esistono ancora barche di 8 metri?).
L'armadio delle cerate non è utile: se piove si va al bar.

E' esistito un tempo mitico in cui la Barca serviva per bolinare contro quaranta nodi, correre di lasco senza straorzare, trovare la rotta senza GPS, penare per la nebbia e gioire dell'ormeggio.
La Barca doveva riempirti l'anima guardandola. Infine dopo tutto ciò, offrire una cuccetta su cui stendersi.

Passarono anni (molti)e l'evoluzione della specie fece estinguere i Marinai sostituendoli con i rulottisti a vela.
La "barca" del rulottista serve per andare 3 miglia più in là. Fare il bagno, pranzare, schiacciare la pennica e rientrare. Attaccare manichetta e cavo elettrico, doccia, cambio d'abito, cena al ristorante e sereno riposo nel marina.

Queste "barche" non sono sbagliate, sono magnifici esempi di design, perfettamente rispondenti alle esigenze dell'utenza.
Si stenta a trovare sul mercato la barca fatta per il mare? Perchè mai un imprenditore dovrebbe investire nella produzione di cose che non venderà?
Navigare?
Cosa significa ciò?


Da parte mia niente da aggiungere.


Swan 36 (1967-1970)

Buon Vento!
Cpt. Scammello

2 commenti:

NiKKKe ha detto...

Aggiungere alla fine del post la foto che ritrae il swan36 e' nello stesso tempo geniale e scorretto...

Bravo Capitano!!!

Iacopo ha detto...

Da come stiamo partendo noi però mi sa che andiamo a far più i marinai che i roulottisti...
Anche se in effetti pare molto una roulotte moooolto caruccia!
:-)