venerdì 30 ottobre 2009

P.G.R. - Ex Voto digitale

Per Divina intercessione nell'incidente che il giorno 25 ottobre 2009 succedeva a Buonconvento (SI) ai miei genitori e al bassotto Valentino.

Babbo e Valentino sono praticamente illesi, Mamma invece riporta numerose fratture (10 costole, sterno e 2 vertebre). Ma visto il posto e la dinamica del cappottamento, le conseguenze potrebbero essere state fatali.


lunedì 19 ottobre 2009

Prima uscitella invernale Solaris 36 OD

Quando le nostre barchine per l'uso croceristico vanno in riposo sul loro invaso ecco che come sempre ci riaffacciamo allenostre belle barche da regata.

I grandissimi Solaris 36 OD di Sailngproject

Quest'anno abbiamo lasciato il nostro Enterprise dei campionati passati perchè ci fosse affidato il più bello dei 7 presenti: Defender.

Ancora in fase di approntamento eregolazione del sartiame, abbiamo usato per la nostra uscitella gioornaliera un altro scafo già pronto. America.

Il mare calmo, vento teso di circa 15 nodi da NE.

Nel pomeriggio il vento va rinfrescando e, anche se alla barca ancora non erano stati montati gli strumenti del vento, si ipotizza che abbiamo circa 20 nodi di reale da NE.

L'equipaggio al completo e io come prodiere....

La voglia di far correre la barca è tanta e allora tutta vela a riva e issare il gennaker.
La barca plana!!

E dopo tirare bene i bordi di bolina con tutti ben appolliati in falchetta a controbilanciare.



Una gran bella giornata di vela, divertente anche se faticosa.

Nel prossimo fine settimana saremoimpegnati alla Regata del Totano sulla rotta Capraia e ritorno.

Il meteo non lo danno buono... staremo a vedere.

Buon Vento!
Cpt. Scammmello

Camella II lascia Castiglio...

Domenica 11 ottobre, nell'ultima calda giornata d'estate Camella II lascia la Baia di Castiglio alle vela di Marina di Pisa dove un triste invaso la attende a terra per trascorrere i mesi invernali.

Il giorno precedente il tempo aveva già dato segnali di rottura della stagione facendo temporali quasi ininterrottamente.

La domenica mattina un ultima piccola coda di nuvolame in un'atmosfera di bonaccia forte onda lunga di libeccio.

Il vuoto negli ormeggi ormai abbandonati dai villeggianti agostani conferisce da una parte un fascino particolare al momento, da un altro un pò di tristezza.



Salpiamo in questa atmosfera particolare per godere a breve di cambiamento atmosferico a dir poco sorprendente. D'un tratto la giornata si mette a bello, l'umidità svanisce, il sole si presenta e il caldo di una tipica giornata agostana ci avvolge.

In queste condizioni non c'è ninete di meglio che trasformare un triste trasferimento in una crociera. Decido quindi di fare tappa alle secche della Meloria dopo una smotorata continua in quanto del vento nemmeno a rammetarlo...




Facciamo sbarcare con il tender i terrazzani (leggi: 'r mì fratello) che mai erano stati alle secche summenzionate sotto gli occhi vigili del fido Valentino.



Una volta consumato il pranzo alla fonda, al traverso del Calambrone arriva un buon vento di ponente che ci porta con una bella bolina larga fino alla foce d'Arno.




La bimba fa la lezione per lunedì... sotto coperta...



...e giusto per ricordare riecco alcuni dettagli di Camella II:

Winch Harken Self-tail


Ottimizzazione della vita a bordo


Ormeggiata in foce d'Arno - In ottimo stato dopo la stagione estiva passata


Se la vedessi in un annuncio una barchina così bella la ricomprerei al volo!!!

Dal giorno successivo al nostro trasferimento, il meteo ha rotto definitivamente i ponti con la stagione calda iniziando a tormentare con nubifragi e venti freddi... ecco l'inverno!

Buon Vento!
Cpt. Scammello

giovedì 4 giugno 2009

CAMELLA II - Il Varo 01 giugno A.D. MMIX

E' con orgoglio e somma gioja che posso mostrare le immagini del varo della mia barca... CAMELLA II.

E' di stanza attualmente nella baia di Castiglio mostrando i Colori Nazionali e la solita bandiera pirata.

Ecco di seguito la cronaca e il video della giornata del Varo e il trasferimento da Marina di Pisa a Castiglioncello.



Giornale di Bordo del 01 giugno A.D. MMIX

ore 10.30 - Arrivo a Marina di Pisa presso Nautica 180 e inizio delle operazioni ritocco antivegetativa e di imbraco.

ore 12.00 - La barca tocca l'acqua adagiata lentamente dalla gru di grosso tonnellaggio.

ore 13.15 - Salpiamo da Nautica 180 e iniziamo a discendere l'Arno per accostare alla volta di Castiglioncello.

ore 14.30 - Un vento fresco da N (20-25 kn) quasi in poppa mi fa pensare che si potrebbe iniziare a vedere come se la cava la barchetta con un pò di tela a riva... quindi vado a prua a inferire il Genoa come ausilio al motore.

ore 15.30 - Si vuol provare a mettere entrambe le vele issando anche la randa al fine di suggellare il trasferimento inaugurale con una bella veleggiata visto che il vento non si fa attendere né desiderare.
Do ordine quindi al mì fratello al timone di mettersi prua al vento al fine di poter issare la randa... ... ma non avevo fatto i calcoli di quanto un filo di vento in più potesse complicare la vita a un terrazzano...
All'inizio non si riesce ad andare al vento, poi non avendo mollato la scotta si prende terribilmente a collo mettendoci in cappa scarrocciando al traverso, finchè non appena riesco a portare in testa la penna sento il mì fratello smoccolare che s'è rotta una vela...
...alzo gli occhi e vedo che il genoa si è impigliato con la balumina nel fanalino di via squarciandosi nel fileggiare al vento. L'unica cosa da fare è ammainare subito, riporre nel sacco e portare a casa per le riparazioni.

ore 16.00 - Dopo la fatica per il genoa, visto che il vento oscillava tra poppa e gran lasco penso che lo spi che è a bordo anch'esso possa essere provato, quindi vado a prua a preparare per la nuova vela che ci dovrebbe permettere una buona andatura.
Nel frattempo il mì fratello che a partire da quando eravamo in foce d'Arno diceva di voler fare rotta transitando dalla Meloria, essendo al timone con ordini di rotta ben precisi, decideva autonomamente di modificare la rotta di tre quarte circa navigando per brevi tratti al traverso al fine di passare il più vicino possibile dalla Meloria.

Questo atto deliberato di ammutinamento verrà trattato successivamente e la punizione verrà eseguita non appena nuovamente a bordo.

Infatti nella prima issata di spi, dopo essermi nuovamente raccomandato di tenere la rotta al gran lasco, l'imperizia di timoniere lo porta nuovamente al traverso partendo rovinosamente in straorza sull'issata, spi in acqua, addirittura inizia a fare da spera, costringendo a filare di scotta per farlo svuotare e poterlo recuperare. Il recupero (da parte mia) avviene, ma la scotta di dritta rimane impigliata nel timone, quindi con l'ausilio del mezzo marinajo riesco a liberarla e riarmare il circuito.

ore 16.20 - Dopo cinque minuti di ottima navigazione sotto spi (ma senza tangone che deve essere riparato in quanto il precedente proprietario l'ha lasciato marcire), la penna si strappa e la vela ci vola direttamente sotto la barca, costringendoci a recuprarla da poppa.
Questo incidente non è occorso a causa di nessuno ma solo per la stanchezza del tempo dei materiali.

ore 17.00 - Vedo verso poppa un groppetto che sta montando, pertanto una volta valutata la sua natura passeggera, concludo che è meglio iniziare a ridurre la vela della randa, anche in virtù di voler provare il rullaranda appena restaurato. Funzionamento perfetto! L'unico neo è che dovendo ridurre la vela in andatura controvento, al solito il mì fratello ha perseverato nel non riuscire a mantenere tale rotta, ma in questo caso gli effetti sono veramente trascurabili.

Arriva il groppo e subito dopo Livorno dovendo accostare correggendo la rotta da 195 a 150, ci presentiamo con il vento al lasco ma traverso apparente, che ci porta a considerare di aiutare nuovamente il motore con il fiocco.

ore 18.00 - Poco dopo il traverso di Chioma la salsedine di un'intera giornata di mare, pare iniziare a rendere un pò più marino l'uomo, e le decisioni e il governo dell'imbarcazione diventano a poco a poco più cristiani.
Viene quindi la voglia al mì fratello di spegnere il motore e proseguire di solo fiocco questo bel traverso sotto un sempre bel vento fresco.
GPS alla mano e verifica delle capacità evolutive dello scafo. Di solo fiocco 4 nodi.
Allora da parte mia mi metto a manovrare alla randa, tirandone su meno di un terzo e si passa immediatamente a 5.5/6.2 nodi. Un risultati insperato e ben incoraggiante per iniziare la messa a punto dell'assetto velico generale.

ore 19.00 - arriviamo in porto a Castiglioncello e dal molo di Vinicio i primi turisti ci fotografano per via della bandiera pirata che come da tradizione fa sempre bella mostra di sé (anche in Corsica su Piccolo Cormorano).

Ci viene incontro il Boccia, ma la sicurezza di essere in un porto conosciuto da decenni mi porta fare un'errore colossale: esco dalla canale di boe delle acque profonde, sicuro che il fondale fosse buono anche subito nella vicinanze... invece pianissimo tocchiamo il fondale sabbioso, tanto da dover mettere gente in falchetta a sbandare la barca e uscire di retromarcia imboccando nuovamente il canale, tra i soliti moccoli del Boccia.

Il dazio è stato pagato, le attrezzature testate, i danni fatti e riparati, ma la barca è in porto già pronta a prendere nuovamente il mare. Le bandiere sono al vento.

Della barca abbiamo capito che:
- se sbagli non fa sconti
- è sopra invelata
- a vela fende l'onda con la sicurezza di un barca di categoria superiore, pronta rispondere a un'abile mano...

Buon Vento!
Cpt. Scammello

martedì 19 maggio 2009

1° FUSE - Portovenere 16-17 maggio 2009


Si è svolto nel fine settimana del 16-17 maggio il 1° FUSE 2009 - Facebook Users Sailing Events, organizzato dal Centro Velico Horca Myseria grazie all'ideatore Gianni Tex Tessaro.

Sponsor: Il Giornale della Vela, Slam, Comune di Portovenere.

La manifestazione ha raggruppato oltre 250 velisti organizzati in equipaggi su 29 imbarcazioni che si sono date battaglia nella regata di domenica 17 maggio, su un percorso con partenza dal porto di La Spezia, Bocca di Levante, Boa Bocca di Ponente, Palmaria - Tino - Tinetto, Canale Tino - Palmaria, Arrivo sul Canale di Portovenere.

Abbiamo partecipato sotto i colori dello YCFI - Yacth Club Firenze, con l'Eqipaggio solito di Enterprise che ci ha visto secondi e terzi assoluti ei campionati invernale e primaverile del Cala de' Medici.

ENTERPRISE - Solaris 36 si piazza quindi al vertice della propria categoria Crociera Veloce e 1° posto assoluto, avendo lasciato oltre 9 minuti di distacco alla barca inseguitrice Beneteau First 40.7 dell'organizzatore Gianni Tessaro.

Per l'occasione l'intero Marina è stato riservato alle barche partecipant all'evento nella splendida cornice di Portovenere.


ENTERPRISE Solaris 36 si presenta all'evento certa e volitiva nel primeggiare la competizione.


La giornata di sabato passa tra prove in mare...


...una visita al Vespucci in Arsenale (grazie a Giancarlo)...


...e riposo in banchina!!



Il sabato sera inizia con il buffet in banchina per gli equipaggi...


... e finisce con una festa danzante al Castello di Portovenere...



... con un panorama da favola!!!



Domenica inzia la regata che ci vede trionfare in maniera netta e incontrastata:
1° classificato di caregoria Crociera Veloce
1° classificato Assoluto



La premiazione con una Magnum e sottofondo di Momenti di Gloria.



La Coppa: Il primo trofeo del neonato YCFI-Yacht Club Firenze


L'equipaggio di ENTERPRISE Solaris 36


Cpt. Vanni Magli


Cpt. Scammello



Com. Fabrizio Di Rado



Giancarlo Perrotta


Le foto dell'equipaggio sono state prese da quelle pubblicate dal Giornale della Vela, pertanto gli altri membri che non hanno il loro primo piano se la rifacciano con loro o con se stessi se non sono andati a farsi fotografare...

Per il resto siamo contenti di essere riusciti a perseguire il nostro intento, ovvero presentarsi all'arrivo davanti a TUTTE le altre barche.

Buon Vento!
Cpt. Scammello

mercoledì 11 marzo 2009

Il vero marinajo si attrezza a Amburgo

Esiste una meraviglia nel mondo degli Ship Chandler, un negozio di forniture nautiche dal sapore e dagli articoli dell'antica tradizione marinaresca.

Piccole e grandi cose, da noi usualmente "introvabili" come:

Pece e stoppa per calafataggio


Salpa ancore manuali che si presentano come vere e proprie opere d'arte dell'ingegneria navale


Redazze, parabordi intrecciati e lardature


Sacco del Nostromo, con tutto il necessario per la manutenzione dei ponti e dell'armo velico, come tendicavo, caviglie per annodare e impiombare di varie misure, coltello, svitagrilli, guardiapalma, aghi e filo da vela, etc..


Winch in ottone modello "Cabestano"



Rete per naufraghi (o da carico)


Sestante C&P CASSENS & PLATH HORIZON ULTRA - Chiunque si sia avvicinato alle nozioni di navigazione astronomica sa che questo strumento è il migliore esistente, da sempre famoso per la sua meccanica di assoluta precisione e la qualità dei suoi filtri e specchi. Materiale amagnetico e immune all'ossidazione.


Il VERO Bugliolo - con cima di 2 mt. impiombata e con pugno di scimmia


Lampade a petrolio sia da Quadrato che da Tempesta (ma son di quelle belle!!!)


Ausilij acustici da nebbia: Corno da nebbia pneumatico con base da coperta (direzionale), Corno da nebbia pneumatico bitonale da tracolla, Megafono


E dopo queste meraviglie che si trovano sul sito Toplicht, vado a morire d'invidia verso di chi è in possesso... che so... di un brigantino, dove tali oggetti troverebbero degna collocazione.

Buon Vento!
Cpt. Scammello